MANCINI: "UNA SAMP DA RISPETTARE"

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Lisa okki nero blu
view post Posted on 23/1/2007, 19:12




MANCINI: "UNA SAMP DA RISPETTARE"

Martedì, 23 Gennaio 2007 15:44:49

APPIANO GENTILE - Questa la seconda sintesi della conferenza stampa di Roberto Mancini in vista di Sampdoria-Inter, gara valida per l'andata delle semifinali della Tim Cup 2006-2007, in programma allo stadio "Luigi Ferraris" di Marassi a Genova (ore 21,00):

Mancini: Adriano è stato riconvocato in nazionale. È una grossa soddisfazione sia per il giocatore che per l'Inter?
"Sono felice per Adri. Credo che ci tenesse a tornare in nazionale, è stato riconvocato ed io non posso che esserne contento. Spero che continui a fare bene e che continui ad essere chiamato dal Brasile, andare in nazionale è importante per un calciatore".

Ultimamente il brasiliano Maxwell sta giocando davvero molto bene, possono cambiare le gerarchie sulla fascia sinistra?
" Maxwell era partito con un 'handicap' perché veniva da 17 mesi di inattività, aveva avuto tanti problemi fisici. Piano piano bisognava recuperarlo e lui è stato bravo ad anticipare i tempi. Avere due terzini bravi, come lui e Grosso sulla sinistra, è sicuramente un vantaggio, per questo dico che spero di non avere più infortunati e di poter disporre sempre di tutti. Poi è possibile che qualche giocatore non giochi o vada in tribuna, però è sempre meglio avere tutti a disposizione. Maxwell, Grosso o gli attaccanti, ad esempio, sono tutti allo stesso livello, poi sarà il campo a dire chi starà meglio e chi giocherà una partita o l'altra. Ma sono certo che, da qui alla fine, daremo tutti il massimo per centrare i nostri obiettivi".

In molti dicono che l'Inter sta diventando antipatica perché vince sempre...
"Non saprei. Se una squadra vince sempre, è chiaro che diventa un po' antipatica. Ma è una cosa abbastanza normale".

Un giornale ha scritto che lei starebbe seguendo un corso di inglese. È vero?
"Questa è una cosa personale, non è un argomento che può interessare".

Prova sensazioni particolari ogni volta che affronta la Sampdoria, sua ex squadra per tanti anni? Anche se qualche tifoso ultimamente è stato un po' polemico nei suoi confronti?
"C'è sempre qualcuno che, in un determinato momento, la pensa in modo particolare. Credo che, al di là di tutto, non si possano dimenticare quindici anni nei quali, io e miei compagni, abbiamo fatto la storia della Sampdoria. Credo che tutti i giocatori di quella squadra, non solo io, Vialli o Lombardo, debbano sempre essere trattati benissimo e amati dai tifosi della Samp. Abbiamo fatto insieme quindici anni stupendi. Poi è chiaro che il tifoso della Sampdoria non può tifare Inter perché io alleno l'Inter, è giusto che faccia il tifo per la propria squadra".

Si rivede un po' in Quagliarella?
"Lui è molto bravo. La passata stagione ha fatto bene ad Ascoli e si sta riconfermando ad alti livelli quest'anno. Poi, rivedermi in lui, non saprei.... Se mi piacerebbe allenarlo? In questo momento non penso a questo, posso esprimere un giudizio tecnico che è molto positivo".

Se dovesse trovare due aggettivi, uno positivo e uno negativo, per la sua Inter?
"Più che due aggettivi, posso esprimere un giudizio: l'Inter, grazie al tempo e agli innesti, ha acquisito una mentalità importante. Già nel mio primo anno la squadra aveva avuto un atteggiamento positivo in tutte le partite, sia in casa che in trasferta. Affrontare ogni gara allo stesso modo, cercando sempre di vincere, è la cosa più importante che possa avere una squadra. Le cose negative, invece, sono gli errori che si possono commettere. Non esiste una squadra perfetta, anche noi commettiamo qualche errore come tutti gli altri".





 
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